E’ noto che i dipendenti aziendali utilizzano smartphone e tablet ogni giorno, dovunque, e quindi anche al lavoro… Alcuni datori di lavoro potrebbero giustamente chiedersi se questa dipendenza (recenti studi dimostrano che possono esserci più di 200 utilizzi al giorno) ostacoli la produttività. Ma quando diventa un ostacolo e quando invece potrebbe diventare una fonte di opportunità aziendale? Un’azienda lungimirante potrebbe pensare ad un meccanismo per raggiungere i propri dipendenti ovunque essi si trovino e distribuire a raffica brevi momenti di apprendimento in tempo reale.
Il micro-learning è una tendenza emergente nel settore della formazione on-line: consiste nella messa a punto di corsi brevi, piccoli pacchetti concentrati nel tempo, pensati per le esigenze just in time di chiunque voglia fruirne. In un contesto aziendale, il micro-learning, potrebbe consentire un miglioramento della formazione aziendale; e con l’uso dei device mobili, l’azienda sarà in grado di raggiungere i dipendenti proprio attraverso il dispositivo personale, che potranno fruire dei contenuti anche seduti comodamente nel divano di casa…
Quali sono i momenti di micro-learning?
Google descrive i micro-momenti come quei “momenti che contano”: momenti per divertirsi, imparare, informarsi e acquistare. Si tratta di occasioni chiave per le aziende, perché identificano i momenti in cui vengono prese le decisioni. Ma non solo. Si definiscono le proprie preferenze, il gradimento verso un determinato oggetto o servizio, momenti in cui vogliamo che i nostri desideri e necessità siano soddisfatti all’istante.
I micro-momenti sono dunque quegli istanti nell’arco della giornata in cui si manifesta una necessità, un bisogno o una curiosità (con cui può anche iniziare o terminare il processo d’acquisto di un bene o servizio) che vengono soddisfatti tramite una consultazione online. Secondo Google, i micromomenti sono il nuovo terreno di sfida degli esperti del marketing (digitale e non). Se il concetto può sembrare difficile, questo breve video di Google dobrevve chiarire le idee in maniera definitiva.
Nell’arco di una giornata, un utente medio, utilizza il proprio dispositivo mobile perchè ad un certo punto:
- vuole sapere qualcosa
- vuole fare qualcosa
- vuole andare da qualche parte
- vuole comprare qualcosa
E questo non capita di tanto in tanto; succede tutto il giorno, tutti i giorni. La decisione di acquistare qualcosa, di viaggiare da qualche parte o imparare qualcosa di nuovo si verifica attraverso i cosiddetti micro-momenti. Se leghiamo questi micro-momenti ad un’azione formativa in cui si offrono contenuti didattici di livello, i momenti di formazione aziendale aumenterà drasticamente.
Come iniziare a pianificare i momenti di micro-learning
I giorni in cui i dipendenti si siedono per ore e ore ad ascoltare passivamente sessioni di formazione sono giunti alla fine… Oggi, le persone imparano in modo non lineare e attivamente, in viaggio, quando riescono a trovare il tempo per farlo e attraverso una varietà di dispositivi digitali. Qualsiasi programma di formazione dovrebbe prendere in considerazione e mappare le diverse tappe del percorso formativo del discente, tra cui i tempi e le modalità di accesso ai contenuti.
Bisogna concentrarsi soprattutto alla “voglia di sapere” e “voglia di fare” che scaturiscono durante l’arco della giornata. Quando i dipendenti utilizzano i loro smartphone e tablet, che cosa vogliono sapere? In che modo “consumano” le informazioni – in particolare il materiale di formazione aziendale? Parlare con i collaboratori e i dirigenti, studiare le loro abitudini nei programmi di formazione esistenti è il primo passo per capire quali siano le loro domande più comuni, i loro approcci nella raccolta di informazioni e il modo in cui si interfacciano e imparano l’uno dall’altro.
Riuscire a capire queste domande – in particolare quello che i dipendenti vogliono sapere e che vogliono fare – significa essere in grado di creare corsi di micro-learning di forte impatto in grado di soddisfare le loro esigenze e risolve i loro punti deboli.
Fornire contenuti rilevanti
Siate critici con i vostri attuali contenuti aziendali che erogate ai vostri dipendenti: sono della giusta dimensione? Hanno il giusto formato per soddisfare efficacemente le esigenze dei vostri dipendenti?
Durante una sessione di formazione, presentare un video di 15 minuti significa buttarsi la zappa sui piedi, se in realtà bastava un video di 3 minuti oppure un’efficace infografica per presentare il quadro riepilogativo di tutti i contenuti proposti nel video. I dipendenti, ormai abituati ad utilizzare i device, sono alla ricerca di contenuti veloci, dinamici e che rispondano immediatamente alle loro domande. Un dirigente che ha bisogno di trovare qualcosa di importante non ha né il tempo né la voglia di leggersi 50 diapositive di un corso di eLearning o di guadare un video di 15 minuti: vuole e ha bisogno di trovare la risposta in fretta.
Un corretto approccio sarebbe quello di analizzare le domande più comuni che sorgono durante le attività quotidiane dei dipendenti/discenti. Questo aiuterà a dare la priorità ai momenti di micro-learning. Inoltre:
- Analizzare dove i discenti hanno il maggior potenziale (o le maggiori necessità) per apprendere informazioni. Utilizzare queste informazioni per personalizzare l’azione formativa.
- Approfittare dei video tramite device mobili: è uno dei mezzi preferiti utilizzati per i micro-momenti di tipo “voler fare”
- Assicurarsi che la piattaforma di formazione sia veloce e facile da usare, altrimenti nei discenti crescerà il senso di frustrazione e abbandoneranno la piattaforma in pochi secondi.
Quindi, in parole povere, bisogna capire come e quando i micro-momenti giocano un ruolo nelle loro attività lavorative quotidiane. In questo modo, è possibile fornire contenuti in grado di soddisfare le loro esigenze. E quando vorranno sapere qualcosa o fare qualcosa, avranno fiducia del programma di formazione aziendale poichè li aiuterà a raggiungere i loro obiettivi.