Trovarsi nella prima pagina dei risultati di Google è sempre più un’utopia. Ecco perchè la prima cosa che chiedono i clienti è: quanto tempo ci vuole affichè il mio sito spunti su Google?
Giustamente, chi investe sul proprio sito web vuole sapere quanto tempo ci vorrà affinchè il sito venga classificato. Come la maggior parte degli investimenti, è naturale sapere quando ci si può aspettare un ritorno sul proprio investimento.
Avere a che fare con i ranking di Google, tuttavia, non è facile e purtroppo la risposta non è scontata. Quando si inizia una campagna SEO da zero, non esiste una formula segreta per il posizionamento. Sebbene le agenzie SEO più efficaci possano aiutare un’azienda a posizionarsi entro 3-6 mesi, non esiste alcuna garanzia a meno che tu non abbia già un’attività autorevole e consolidata (in altre parole, Google si fida dei tuoi contenuti).
Il fattore più importante da comprendere in questo processo è ciò che Google prende in considerazione quando indicizza la tua pagina rispetto alla concorrenza.
Che cos’è il rank in Google?
Google è il leader mondiale indiscusso dei motori di ricerca. Google comanda una fetta enorme (92%) di tutte le ricerche online mondiali. Tutti gli altri impallidiscono al confronto.
Cosa significa avere in alto rank in Google nel 2019? Quanto traffico deve generare il tuo sito per poterti classificare al rank #1? Quanto vale la pena dedicare tempo, denaro e fatica a cercare di posizionarsi al di sopra di tutti gli altri?
La risposta è una sola: avere un rank #1 su Google è fondamentale. Secondo un Rapporto MOZ, la prima pagina dei risultati di ricerca di Google (SERP) ottiene il 71,33% di tutti i clic organici, mentre la seconda e la terza pagina ottengono solo il 5,59% di clic.
Inoltre, i primi 5 risultati della prima pagina rappresentano il 67,6% di tutti i clic (Click-through rate), mentre i risultati da 6 a 10 rappresentano solo il 3,73%.
Il messaggio qui è molto chiaro: le persone che effettuano ricerche su Google non sono interessate a siti che stanno “in basso”. In effetti, avere un ranking alto di Google significa che il tuo sito Web ha una probabilità 13 volte maggiore di essere cliccato rispetto ai contenuti pubblicati nelle pagine due o tre.
L’algortimo Google PageRank è ancora importante?
Page Rank letteralmente sta per classifica delle pagine. È un valore che va da 0 a 10 che Google assegna ad ogni pagina Web (e non al sito nel suo complesso) in base ad un complesso algoritmo e che, nelle intenzioni di Google, serve a definire il livello di popolarità della pagina.
Come posizionarsi in alto su Google? Quali passi e criteri devi soddisfare per raggiungere una classifica favorevole? È qui che entra in gioco Google PageRank.
Per evitare un abuso di SEO, Google ha ufficialmente reso accessibile il punteggio PageRank nel 2016. Ciò ha permesso alle aziende di controllare il proprio punteggio e capire quanto lavoro aggiuntivo era necessario per raggiungere l’ambita prima pagina. Google lo utilizza ancora in background per indicizzare i siti Web, anche se adesso entrano in gioco molti altri fattori di classificazione, quali backlink naturali e contenuti di qualità (Google si accorge dei plagi…).
Come funziona una ricerca su Google?
La prima cosa da sapere è che quando facciamo una ricerca, non stiamo effettivamente cercando sul web; stiamo solo cercando nell’indice di Google. Questo indice è come una cartella con all’interno miliardi di pagine Web che Google ha recuperato nel corso degli anni grazie all’uso degli spider, dei programmi automatizzati che visitano tutti i siti in cui è possibile accedere in maniera anonima. Durante la scansione delle pagine, gli spider vanno pure alla ricerca di collegamenti che possano condurli ad altre pagine. Il processo continua fin quando Google non indicizza ogni pagina che trova tramite i link.
Ora arriva la parte interessante: cosa succede quando si esegue una ricerca su Google? Google prende il termine di ricerca e interroga il suo mega-database con più di 200 domande.
- Quali pagine contengono le parole chiave che stai cercando?
- Quante di queste parole chiave compaiono sulla pagina?
- Dove si trova la parola chiave: corpo del testo, URL, h1, h2, h3 o il titolo?
- La pagina è composta da sinonimi di parole chiave?
- Qual è il PageRank e la qualità percepita del sito Web? La pagina è spam?
In un battito di ciglia e forse anche meno, Google riunisce le risposte a tutte queste domande e le analizza per fornire un punteggio di classifica generale per ogni pagina che contiene il termine cercato.
Prendiamo in esame il termine di ricerca “gianluca tramontana”.
Google ha impiegato circa 0,55 secondi, ha analizzato oltre 149.000 pagine e quindi ha dato la priorità ai risultati di ricerca migliori (ma anche a tutti gli altri risultati!), in base ai fattori di cui abbiamo parlato sopra. Quindi Google ha esaminato tutte le pagine, in particolare il titolo, la meta descrizione, la frequenza con cui le parole “gianluca tramontana” sono state utilizzate nell’articolo, la data di pubblicazione, ecc. e hanno determinato un elenco di migliori risultati possibili legati al termine di ricerca.
Quanto tempo impiega il SEO a funzionare?
Ci sono più di 200 fattori SEO che Google prende in considerazione durante il ranking di una pagina, tra cui:
- Fattori a livello di pagina come la posizione della parola chiave (titolo, meta descrizioni, h1, h2, ecc.), la frequenza con cui la parola chiave viene visualizzata nella pagina e così via.
- Fattori di dominio come età del dominio, durata della registrazione, cronologia e altro
- Fattori specifici del sito come valore / qualità dei contenuti, pagina di contatto, architettura del sito Web e altro ancora
- Fattori di backlink / autorità della pagina
- Fattori Webspam
- Fattori di interazione dell’utente
Ma non solo.. esistono molte altre regole nell’algoritmo di Google e altri fattori di classificazione. Di solito ci vogliono 3-6 mesi per posizionarsi su Google.
E se l’indicizzazione non avviene entro 6 mesi? Abbiamo fallito il SEO? Non necessariamente. Quanto tempo impiega il SEO a funzionare è legato a ciò che stai facendo e se lo stai facendo nel modo giusto.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca è una strada tutta in salita. Secondo uno studio pubblicato da Ahrefs, ci sono tre statistiche chiave che devi tenere a mente:
- la top 10 dei migliori 10 rank di Google ha 2 anni di permanenza. Il primo posto raggiunge addirittura 3 anni
- solo il 22% delle pagine che si classificano attualmente nella Top10 sono state create entro 1 anno
- i più fortunati entrano nella top 10 in un periodo compreso tra 61 e 182 giorni
In pratica la SERP è dominata da pagine “vecchie”.
La cosa da capire è molto semplice: non puoi ingannare Google. Puoi giocare secondo le sue regole, che Google ovviamente modifica quando e come gli pare, implementando aggiornamenti all’algoritmo di ricerca.
Ci sono troppi fattori che contano ai fini del posizionamento nei risultati di ricerca della tua pagina. Ovviamente, devi capire e concentrarti sui singoli fattori più importanti che influenzano la SEO:
- Una ottima User Experience: Google controlla cosa fanno gli utenti quando arrivano sul tuo sito. Vogliono sapere se le persone trovano utili e pertinenti i tuoi contenuti alle loro query di ricerca. Se la user experience è carente, le persone abbandoneranno il sito web il prima possibile e questo danneggerà il SEO.
- Qualità dei backlink: i collegamenti sono cruciali per gli spider di Google. Maggiore è la qualità e l’autorevolezza dei collegamenti al tuo sito Web, maggiore è la probabilità che Google percepisca il tuo sito come pertinente. Quindi evita i collegamenti spazzatura da siti mediocri. Se raccogli backlink da post / siti / pagine autorevoli, il sito salirà di posizione nel risultati di ricerca.
- SEO: un adeguata ottimizzazione delle pagine Web incide enormemente sulla classificazione di Google. Spesso significa che bisogna cercare le adeguate parole chiave, soprattutto nei titoli di pagina, body tag (H1, H2, ecc.), immagini, URL, meta tag, meta descrizioni e altro ancora. Bisogna rimanere equilibrati con la scelta e con la densità delle parole chiave, quindi bisogna evitare di eccedere.
- Velocità della pagina web: Google ama i siti Web e le pagine a caricamento rapido. In breve: più velocemente vengono caricate le tue pagine, maggiore è la probabilità che il tuo sito Web si classifichi più velocemente e più in alto su Google.
Come aumentare il rank?
Tutti sanno che un nuovo sito Web è difficile da classificare. Ecco gli aspetti principali da considerare durante la progettazione e l’implementazione del proprio sito.
Step 1: Ricerca per parole chiave per il tuo sito
Ogni grande strategia SEO inizia con un’accurata ricerca di parole chiave.
La scelta delle parole chiave non influenza solo il modo in cui ottimizzerai i tuoi blog, le landing page e l’intero sito, ma influenzerà anche il tuo SEO tecnico. Sono disponibili una miriade di strumenti e risorse per la ricerca di parole chiave. Il primo e forse lo strumento più improbabile è Amazon Suggest, che è un’ottima risorsa per i siti Web di e-commerce.
Se abbiamo già stabilito la nostra parola chiave seed (la principale), allora possiamo utilizzare strumenti come Keyword Tool Denominator per ampliare la ricerca delle parole chiave.
Come scegli le parole chiave giuste? Bisogna considera il volume di ricerca della parola chiave, come si adatta a ciò che vendi, l’intenzione dell’utente e la concorrenza.
Step 2: analizzare i contenuti esistenti con l’aiuto di un’agenzia SEO
Affidarsi ad un’agenzia o un professionista SEO è una scelta fondamentale per determinare se il contenuto del sito Web è ottimizzato per SEO. L’obiettivo è assicurarsi che ciascuna delle pagine del proprio sito includa tutti gli elementi che Google esamina.
Step 3: valutare le prestazioni della pagina
La velocità della pagina è uno dei principali fattori di posizionamento SEO. In realtà, è il fattore di ranking principale per l’indice Mobile First di Google. Se il tuo sito è lento, Google non lo classificherà, il che ha senso perché un utente online medio si aspetta che la tua pagina venga caricata in meno di 3 secondi o più velocemente.
La velocità della pagina non migliora solo le tue possibilità di posizionamento su Google, è anche importante per l’usabilità del tuo sito (UX), i tassi di conversione e la soddisfazione generale dell’utente.
Per velocizzare il proprio sito Web, assicuriamoci di utilizzare il protocollo HTTP2, attivare Google AMP (che è stato progettato per aiutare il caricamento più veloce delle pagine mobile) e utilizza le tecnologie più recenti e aggiornati.
Potremmo, infine, effettuare dei test di velocità della pagina per vedere come si comporta rispetto agli altri, nonché utilizzare un CDN (Content Delivery Network) per garantire che il contenuto della tua pagina venga trasferito all’utente finale da una posizione a lui più vicina possibile. Naturalmente, si potrebbe anche valutare a limitare l’uso eccessivo di script, caratteri e plugin che potrebbero rallentare il caricamento della pagina.
Qual è il modo più veloce per classificare le parole chiave in Google?
Facendo un analogia con il gioco World of Warcraft, l’idea è che ogni giocatore diventi sempre più forte combattendo contro altri giocatori. Un nuovo giocatore non vincerà mai, perché tutti quelli che hanno iniziato a giocare prima di lui saranno ovviamente più forti. Allora come fa il gioco per rendere tutto più equo? Permette ai giocatori di acquisire esperienza uccidendo cinghiali nella foresta (una sorta di allenamento senza giocare contro altri giocatori) fino a quando non si diventa abbastanza forti da combattere altri giocatori.
SEO è così. Se parti da zero, devi “farti le ossa” uccidendo uccidere un considerevole numero di cinghiali prima di giocare contro i giocatori più forti.